Marta Palazzesi, Nebbia, Il castoro

Marta Palazzesi scrive una storia di amicizia che si sostiene nel fango di un’esistenza fatta di escamotage e orientata alla sola sopravvivenza. In questo luridume però il senso di giustizia e di libertà non sono state sotterrati nell’animo del tredicenne Clay che, di fronte all’orgoglio ferito ma indomito di un lupo intrappolato nella gabbia di un circo, molla tutto e incomincia un viaggio personale per liberarlo. Dall’amicizia dietro le sbarre fino alla corsa per i boschi del Regno Unito.

Clay e i suoi due compagni di sventura, due ragazzini come lui, controllano una piccola zona sul Tamigi, sopravvivendo dei tesori raccolti nel fango, ma l’arrivo del circo e gli occhi di Nebbia, il lupo, fanno dimenticare tutto al ragazzo che grazie all’amicizia con una didicoy del circo farà di tutto per salvare il lupo e la sua libertà.

Il contesto storico è rievocato con perizia e attenzione, la vita dei mudlark, la durezza di un mondo che non considerava l’infanzia, un’ottocentesca Londra sudicia, una società dove la violenza e il sopruso sono all’ordine del giorno.

Il tema che mi sembra dipanarsi e che merita di essere seguito è quello delle battaglie: «ciò che conta davvero è la battaglia che tu scegli di portare avanti». E in effetti nello svolgersi del romanzo sono tante le battaglie che i personaggi portano avanti: la battaglia per sopravvivere, per difendere la propria famiglia, per scegliere un’amicizia inaspettata, per seguire la libertà. Al centro si pone la scelta, la scelta libera di ciascuno, la libertà di scegliere cosa è bene e cosa è male. Lo spunto è molto interessante, soprattutto se pensiamo ad un pubblico sulla soglia dell’adolescenza (10 anni) che si domanda come potersi misurare nel mondo degli adulti, ma per questa età, forse, il nocciolo tematico è risolto un po’ velocemente e in modo un po’ stereotipato. I cacciatori cattivi, i gestori del circo senza scrupoli, un legame - quello con Nebbia - nato improvvisamente e incondivisibile con la propria famiglia… Il rapporto tra Clay e Nebbia riecheggia il romanzo di Pennac, L’occhio del lupo, ma sembra non arrivare paradossalmente allo stesso fondo di fecondo dolore.

Il romanzo si legge d’un fiato per il ritmo ben orchestrato e per una buona dose di suspance e l’ambientazione circonda il lettore in modo vivido, gli spunti offerti però non sono molto approfonditi e temo non soddisfino a pieno un lettore pretenzioso.

Il libro ha vinto il premio Strega 2020.

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Nebbia Marta Palazzesi - Luigi Aimè (illustratore della copertina) 154 pagine Anno 2020 Prezzo 13,50€ ISBN 9788869664342 Editore Il castoro
Commenti
14 Dicembre 2023
Maria

Sono contenta!

14 Dicembre 2023
Diego

il libro mi è piaciuto molto

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