I sognatori sono sempre pieni di domande, perché con gli occhi vedono dettagli che le altre persone non colgono. Ed è probabilmente proprio per questo che un bambino che non vuole dormire si scoprirà un sognatore (rigorosamente di quelli ad occhi aperti!) proprio quando stremati dalla giornata, i genitori li accompagneranno amorevolmente a dormire. Ma i sognatori ad occhi chiusi proprio non esistono?!?!

«Perché il mare è blu? Che cos’è la pioggia? Perché le foglie cambiano colore?»

Mac Barnett ci racconta di questi momenti di familiarità forzata - ma in realtà unici e irripetibili come l’infanzia - con grande ironia. 

Nel grigio e nel nero della cameretta già immersa nel buio solo la luce che arriva dalla porta fende la parete, il papà fa appena capolino con il corpo probabilmente ancora caldo per il divano…

«Perché il mare è blu?»

Le domande che i vostri figli vi porranno lì, al confine tra la veglia e il sonno, la sera che avrete organizzato di vedere la vostra serie preferita o quell’altra in cui solo il desiderio di una doccia calda riesce a tenere ancora aperti i vostri occhi o forse quella sera in cui, con la lavastoviglie già carica, già pregustate di godervi la fine del vostro romanzo… ecco le domande che i vostri figli vi porranno in queste sere qui saranno domande esistenziali a cui manco Freud saprebbe rispondere. 

Potrete notare infatti che il piglio della bimbetta ben rimboccata sotto le sue belle lenzuola a pois è il cruccio di chi ha scoperto un dramma, senza risolvere il quale non potrà certamente abbandonarsi al sonno. 

L’escamotage della moderna Shahrazād gioca proprio sull’affetto del papà che, all’inizio appena visibile sulla soglia della camera, si ritrova dopo 1200 domande ben accomodato sul lettino e impegnato con gravità a rispondere all’afflitta figlioletta.

«Che cosa sono i buchi neri? Perché si starnutisce? Cos’è la luna? Come si doma un cavallo? Che cos’è il vento? Perché gli uccelli volano a sud per l’inverno?»

La genialità e la leggerezza di questo libro si gioca nelle pagine che si alternano alla cameretta e che rappresentano le risposte dell’accondiscendente papà. Sì, perché il papà si inventa risposte che assomigliano più a storie che a risposte vere e proprie!

La pioggia si trasforma ne «Le lacrime dei pesci volanti» e i buchi neri in «bocche dei dinosauri».

Le risposte, forse lanciate provocatoriamente per far tacere l’adorabile figlioletta, si trasformano in complicati esercizi di immaginazione, poetici e assurdamente incredibili.

«In autunno quanto il mondo diventa più freddo, gli alberi si riscaldano accendendo nelle foglie piccoli fuochi silenziosi».

Il viaggio verso il sonno per questa bambina passa dunque da un amorevole papà e da un mondo di storie tra cui poter scegliere.

Ma ci sarà mai qualcosa in grado di sedare la pargoletta? La soluzione è servita su un piatto d’argento:

«“Perché dobbiamo dormire?”»

Perché sì!??!?!?!??! Ma no!

«“Perché ci sono cose che possiamo vedere soltanto con gli occhi chiusi”».

Isabelle Arsenault non ha bisogno di presentazioni e quindi non starò a raccontarvi quanto sia capace di rendere unico questo libro, lo sapete già!

Un libro divertente e per nulla scientifico sui perché dei bambini, un inno alla bellezza di stare insieme (perché con il papà il buio fa meno paura!) e alle sorie che nascono nella stanchezza, nella penombra di una cameretta.

Dai 3 anni!

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Perché sì! Mac Barnett - Isabelle Arsenault 40 pagine Anno 2020 Prezzo 16,00€ ISBN 9788869057120 Editore Harper Collins
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