Trovare libri per bambini sulla Cina è assai difficile: la distanza culturale e linguistica contribuisce a far sì che il nostro mercato editoriale comunichi con difficoltà con quello cinese. Qualcosa ci raggiunge da Taiwan ma, nella quasi totalità dei casi, i libri sulla Cina sono scritti da autori occidentali, appassionati o studiosi della cultura e della storia cinese. Vi racconto di quattro libri che mi hanno colpito e ve lo racconto perché l’argomento ci riguarda molto da vicino siccome stiamo aspettando un figlio dalla Cina.

1) Graziella Favaro, Sophie Fatus, Il cavallino e il fiume, Carthusia. Non è un vero e proprio libro, è un leporello (libro a fisarmonica) e fa parte di un ampio progetto promosso da Nati per leggere a favore dell’integrazione. Da un lato le illustrazioni di Sophie Fatus non lasciano spazio alle parole e permettono un primo approccio dei bambini alla storia, lasciando loro completa libertà di narrare, dall’altro lato invece una narrazione semplice, una favola essenziale che forse (ma non è indicato) nasce proprio in Cina. Il testo italiano si alterna con il testo cinese e piccoli dettagli delle illustrazioni. Un testo di questo tipo risulta molto utile nella mediazione con bambini di una certa età che magari sappiano già leggere, è uno strumento prezioso anche per i genitori di bambini emigrati, spesso difficilmente esposti a narrazioni semplici. È invece poco utile se si vuole introdurre la cultura e il mondo cinese ad un pubblico di bambini italofoni che poco o niente sappiano della Cina.

2) Catherine Louis, Il viaggio di Liù, L’ippocampo. Il libro dell’artista svizzera in collaborazione con il calligrafo cinese Feng Xiao Min cerca invece di raccontarci qualcosa della cultura cinese. Lo fa attraverso la breve narrazione del viaggio di una bambina che tanto ricorda Cappuccetto Rosso, ma arricchisce la narrazione con un corredo di calligrafie cinesi che percorrono la narrazione come una storia dentro la storia. Una notte Liù sogna il suo nonno e il giorno dopo decide di andare a trovarlo. Il viaggio si snoda tra fiumi e montagne ed è impressionante vedere come i simboli calligrafici abbiano (o possano avere) una storia descrittiva. La tecnica delle linoincisioni regala ai lettori immagini intense, profonde… lontane dalle solite iconografie. La storia dona un piccolo riflesso della cultura cinese: il rapporto profondo con gli antenati e il valore della scrittura. «Ti aspettavo, m’ha detto [il nonno]. Sapevo che avresti risposto al mio appello. Perché la voce dell’amore si sente da lontano». Se volete imparare i rudimenti della calligrafia attraverso le sue parole basiche, questo libro è perfetto: vi permetterà di giocare con i simboli e nello stesso tempo in modo non banale vi donerà una scheggia di Cina.

3) Lisa Bresner, Il segreto di un nome, Motta junior. Lisa è una sinologa francese e ha scritto per Motta junior una serie di racconti che «rivelano gli aspetti reali o sognanti della sua Cina interiore». In tutti i casi il racconto è corredato da ideogrammi cinesi, che sostituiscono parole o brevi espressioni, unitamente alla sequenza di segni necessari per disegnarlo, a cura di Fan Yifu. Il racconto che mi è piaciuto è quello intitolato Il segreto di un nome. La piccola protagonista, scontenta del suo nome Fior di zucchina, chiederà a suo nonno di regalarle un nome nuovo e lui lo farà a suo modo, attraverso la narrazione di una storia d’amore. Anche in questo caso la tradizione cinese emerge in dettagli riletti e ri-raccontati da autori occidentali, ma tra le righe leggiamo valori come quello del nome, della fedeltà, dei legami… Una serie, quella della Bresner, per assaporare la cultura cinese (io ho scoperto che in Cina si danno tre nomi!), godendosi semplicemente una storia.

4) Shirin Yim Bridges dedica il suo libro, Il sogno di Rossociliegia, ad una eroina moderna della Cina: la prima laureata. Questa storia scritta con semplicità e illustrata da Sophie Blackall è godibilissima e avventurosa e scardina forse alcuni pregiudizi: anche in Cina ad un certo punto le donne incominciarono a poter scegliere e ci furono uomini e famiglie illuminate che le sostennero. Un bel libro per raccontare il coraggio e la determinazione che sono degli uomini e delle donne con grandi sogni, ma che nel contesto della Cina, regalano un po’ anche della mentalità di questo Paese.

+1 ) Non c’è molto da dire: i libri più belli per raccontare la Cina sono i libri cinesi.

Noi abbiamo ricevuto in regalo un meraviglioso libro sulla storia di Hua Mulan. Le immagini sono meravigliose, il testo – che la nostra amica cinese ci ha tradotto su dei post-it – breve ma intenso. Sono le immagini, ricche di dettagli, gli sfondi, i colori a parlare e a raccontare la Cina con più intensità di quanto qualsiasi altro testo sia riuscito a fare.

Quando sarò in Cina credo che farò incetta, perché farli arrivare in Italia è quasi una missione impossibile (ma ci sto lavorando!).

Il cavallino e il fiume
Graziella Favaro – Sophie Fatus

24 pagine
Anno: 2007

Prezzo: 9,90 €
ISBN: 9788887212396

Carthusia editore

Il viaggio di Liù
Catherine Louis – Feng Xiao Min (calligrafo)

32 pagine
Anno: 2007

Prezzo: 9,90 €
ISBN: 9788895363097

L’ippocampo editore

Il segreto di un nome
Lisa Bresner – Frédérick Mansot – Fan Xifu (calligrafo)

48 pagine
Anno:  2008

Prezzo: 9,5 0€
ISBN: 9788882792091

Motta junior editore

Il sogno di Rossociliegia
Shirin Yim Bridges – Sophie Blackall – Roberta Scarabelli (traduttrice)

26 pagine
Anno: 2009

Prezzo: 12,00 €
ISBN: 9788882792558

Motta junior editore

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