Arrivare a parlare di streghe per me è stato complesso, perché non ho mai molto amato il tema. Sebbene nella mia infanzia io sia incappata in Puzzy la strega sudiciona, nella Piccola scopa e poi più avanti in Miss strega e naturalmente in Harry Potter (che per la cronaca ho amato profondamente…), sui miei scaffali ho solo 3 albi illustrati sulle streghe.

Mentre mi preparavo all’incontro però mi chiedevo: dove sono nate le streghe? (Qui potete leggere un primo passo di riflessione). Nella letteratura la figura della strega, legata a doppio filo alla realtà storica, è sempre stata un controcanto della figura della madre. Le streghe immaginate come donne in grado di modificare la realtà a loro piacimento e in intendimento con il demonio, rappresentavano la snaturatezza dell’idea di donna. Con il tempo, tutto il significato profondo di questa figura è stato ridotto ad un ludico armamentario visuale (gatto, pentola, cappello, scopa…) e ad una semplificazione profonda (cattiva): le streghe di oggi sono personaggi cattivi o buoni che fanno incantesimi, punto.

La trilogia illustrata delle streghe del mio scaffale (La strangera griffignana, La strega cattiva e Le streghe stregate) rappresenta proprio questa idea impoverita del personaggio e lo stesso accade per la letteratura dei più grandicelli (Miss strega etc.): storie piacevoli, non c’è che dire, ma il personaggio della strega è, come dire, neutro. L’approccio a questo personaggio è dunque davvero complesso: c’è chi lo ha trasformato nella coscienza e nel disagio interiore (La strega dentro di me) assimilandola al lupo, chi ne ha sottolineato l’aspetto della vecchiaia e della solitudine (Babayaga), chi ha cercato di ricreare il clima di superstizione e di paura intorno a loro richiamandosi a culture non occidentali che ancora credono alle streghe (L’albero e la strega)… Tuttavia mi sembrava che tutti dimenticassero la vera origine di questa figura: la madre snaturata, la madre contro i suoi figli… Per cui ecco ho pensato di eleggere a strega del mio incontro la mamma pinguino di Urlo di mamma: non porterà il cappello e non farà pozioni, ma con un solo urlo può spezzarti in mille pezzetti ;)

  • La strangera griffignana

Maria Vago e Manuela Leporesi

  • La strega dentro di me

Giovanna Calvino

  • L’albero e la strega

Gek Tessaro

  • La strega cattiva

Roberta Grazzani e Franca Trabacchi

  • Puzzy la strega sudiciona

Kaye Umansky

  • Le streghe

Roald Dahl

  • Miss strega

Eva Ibbotson

  • Le streghe stregate

Roberta Grazzani e Filippo Brunello

  • La piccola scopa

Mary Steward

  • Tre streghe

Grégoire Solotareff

  • Babayaga

Jutta Bauer

[shareaholic app="share_buttons" id="15118398"]
Commenti
28 Gennaio 2015
Maria

Attentissima come al solito Lorella! Aggiungo subito!

28 Gennaio 2015
Lorella

Mi sembra manchi nella bibliografia Babayaga Tai Marc le thant Ill. Rebecca Dautremer Donzelli ed. 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *