Kaye Umansky - Stefano Tambellini, La tredicesima fata, Biancoenero

Ci vuole una buona dose di ironia e di immaginazione, per mettere le mani su una fiaba celeberrima come Rosaspina (alias la Bella addormentata nel bosco). Kaye Umansky ci riesce, innanzitutto perché non stravolge la storia, ma piuttosto prende un particolare poco indagato - come quello della tredicesima fata (quella cattiva, per intenderci) - e ci racconta con ironia e intelligenza la storia dal suo punto di vista. La storia è esilarante, la protagonista tosta e interessante. Stefano Tambellini riesce con le sue immagini a dare un tono fresco e affascinante alla narrazione, che poteva appesantirsi a causa della tradizione. Gli snodi narrativi sono coerenti e ben inseriti nella trama universalmente conosciuta e ne risulta un racconto breve ed esilarante. Una fata che tanto ricorda una strega e per questo è bullizzata dalle fatine perfettine, una serie di sfortunate coincidenze e un corvo tutt’altro che spaventoso.

Una lettura controcorrente e assai divertente che affascinerà le ragazze dai 7 anni, quelle che non aspirano ai merletti, per intenderci.

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La tredicesima fata Kaye Umansky - Stefano Tambellini - Francesco Piperno (traduttore) 64 pagine Anno 2019 Prezzo 8,00€ ISBN 9788899010935 Editore Bianco e nero
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