Il libro straniero di oggi è un libro piccino e molto semplice che racconta di scuola. Dimenticatevi tutti i temi e i contenuti che di solito si vorrebbero in un libro sulla scuola (crescita, insegnamento, distacco, paure…) Un ours à l’école di Jean-Luc Englebert racconta di un'incursione a scuola, raccontata dagli occhi di un orsetto curioso, nulla più. Come capita in moltissimi libri sugli orsi a innescare la narrazione è l’allontanamento del cucciolo dalla mamma, intenta a preparare la tana per l’inverno: il bosco è affascinante, avventuroso e pieno di sorprese. Infatti ecco che su un ramo il piccolo orso scorge un berretto di lana dolce, caldo, carino e divertente («c’est rigolo!»). Continuando a vagare, l'orsetto giunge in vista di una scuola: i bambini sono in cortile, ognuno con il suo berretto, proprio uguale al suo (!), e giocano. L’orso si avvicina sempre più incuriosito, anche i bambini lo scorgono e riconoscendo il berretto, lo invitano subito con gentilezza e caldo entusiasmo ad entrare. “Se in ritardo!” “Vieni è l’ora di entrare in classe”. Preso per mano e accompagnato con attenzione dai piccoli compagni di classe, per nulla impensieriti dal suo aspetto non proprio umano, l’orsetto viene incluso immediatamente nel gruppo classe con attenzione e calore. Tuttavia l’inverno è alle porte e con esso la sonnolenza del piccolo protagonista che, dopo essersi sforzato di seguire la lezione di matematica, sprofonda sonnacchioso in un pisolino proprio sopra la spalla della compagna di classe. È in quel momento che la maestra si accorge di lui. I compagni prendono le sue difese “è nuovo!”, “ma come nuovo?” si chiede l’insegnante ed ecco che inforcati gli occhiali vede finalmente UN ORSO. «Un orso!» «Come un orso?» esclamano i bambini «non ci avevi detto di essere un orso!». La delicatezza della reazione dei piccoli fa sorridere! A quel punto in quattro e quatt’otto la classe organizza una spedizione per riportare il cucciolo alla sua mamma. Salutato affettuosamente tra gli alberi e l’aria bigia, poco dopo arriva finalmente mamma orsa. Svelti incomincia a nevicare! L’orsetto ancora con il suo berretto ben calcato in testa incomincia a raccontare della scuola, ma proprio mentre cerca di sfoggiare le sue conoscenze («un fiocco di neve più un fiocco di neve, due fiocchi di neve, due fiocchi di neve più un fiocco di neve…») la stanchezza dovuta alla grande avventura lo abbraccia e in nell’abbandonarsi ai sogni anche il berretto scivola giù su un ramo, pronto ad offrire una nuova avventura a qualche nuovo curioso avventore!

La storia è molto lineare e piana, le illustrazioni dell’autore belga gentili ed essenziali. Mi ha colpito l’idea inclusiva di scuola e il ruolo accogliente dei bambini: basta un berretto, quasi, a sancire l’appartenenza allo stesso luogo. Ben pensato anche l’espediente dei numeri che conclude e unisce i due spazi così distanti (bosco - scuola) chiudendo un cerchio narrativo con coerenza.

Un libro di quelli riservati, timidi, ma davvero godibile!

Qui potete vedere l’autore che ne parla :)

Un ours à l’école
Jean-Luc Englebert

40 pagine
Anno: 2015

Prezzo: 11,50 €
ISBN: 9782211222785

Pastel editore
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