Philip & Vogel

Philip & Vogel

Oggi siamo molto onorati di ospitare Philip Waechter, illustratore tedesco. Lo abbiamo conosciuto per caso attraverso un libro sul libro sul papà intercettato 2 anni fa. Da allora ci ha stupito più volte. Philip lavora a Francoforte e ha fondato uno studio comunità con altri designer e illustratori. I suoi libri in Italia sono numerosi e pubblicati da diverse case editrici: cercateli, non rimarrete delusi!

Cosa significa per te disegnare? 

Fin da quando ero un ragazzino ho disegnato e Illustrato. Oggi per me è un dono meraviglioso poter guadagnare grazie a qualcosa che amo così tanto. Essere un illustratore per me significa essere un libero professionista, che può decidere cosa vuole fare e cosa no. Ogni giorno sono davvero felice e grato di avere questa possibilità di scelta.

In che modo lavori?
Lavoro in un modo molto tradizionale. Ogni giorno, guido (per lo più in bicicletta) fino al mio studio, che condivido con altri 7 grafici, illustratori e autori. Ho due scrivanie: una per disegnare e una con un computer Apple. Lavoro dalla mattina fino al pomeriggio, ogni giorno, e lavorare nel mio caso significa pensare e cercare nuove idee, fare schizzare, scrivere, fare ricerche in internet, disegnare, colorare e rispondere alle email.

Che cosa ti piace del tuo lavoro?
Disegnare è la cosa che preferisco, anche dopo tanti anni. Mi piace creare personaggi, storie e libri. Durante il processo di creazione di un libro c'è un momento che prediligo di più: è quando la figura che ho disegnato diventa sempre più viva. Quel momento in cui il testo e le immagini diventano una cosa sola: in quel momento incomincia davvero il rapporto tra me e il mio personaggio.

Esiste, secondo te, qualcosa di comune a tutto il lavoro degli illustratori tedeschi?.
Non credo ci sia qualcosa di tipico o comune a tutti gli Illustratori tedeschi. In questo mondo globalizzato ognuno trae ispirazione ed è influenzato da artisti provenienti da tutto il mondo. Devo ammettere che ogni tanto mi scopro un po' triste per il fatto, sorprendente ma sempre più frequente, di trovare quasi gli stessi libri in tutto il mondo: sia che visiti una libreria in Italia, Germania o in California.

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