Elise, l’autrice del libro di oggi, vede il mondo in un modo tutto suo, ma assolutamente affascinante infatti questa è la dedica che troviamo: «A Marie, il mio piccolo baco da seta».

E poco importa che il libro si intitoli Il verme e che faccia parte della collana Gli schifosetti: Elise trova che i bachi da seta siano affascinanti e così le mosche, le lumache e i vermi… tanto che sua figlia (?) le ricorda proprio uno di questi esserini.

Una visione, la sua, troppo, troppo lontano dalla mia che nel migliore dei casi godo della loro osservazione da lontano, ma nella peggiore delle situazioni mi auguro (e istigo) lo sterminio totale e immediato. Il verme era infatti destinato ad intrattenere il solo Saverio che invece è affascinato variamente dalle altre forme di vita, ma in fondo è stato capace di incuriosire anche me.

Devo dire che il verme si è dimostrato davvero un tipo ben educato «Signore e signori, vi presento il verme. “Molto lieto”».

Ho pensato che il lato disgustoso e, in fondo, davvero poco interessante del nostro protagonista sarebbe stato rimandato solo di qualche pagina… e infatti ecco qualcosa che lo rieccheggiava nella pagina seguente: «Il verme è un animale lungo, a forma di tubo, senza scheletro e senza zampe. È chiamato invertebrato». Il «tubo» però mi aveva spiazzato e il commento del protagonista ancora di più: «E quindi? Se avessi le zampe spenderei più soldi in scarpe». Insomma il verme esternava esattamente i miei pensieri!

Il testo è divertente: le notizie scientifiche, anche se non rigorose nel lessico e nel tono che rimane comunque divulgativo, sono riportate in terza persona e sono mediate dagli interventi in prima persona delle figure che di volta in volta appaiono sulla tavola. Il fumetto  permette inoltre una lettura ad alta voce gradevole, effetto non sempre scontato per i libri di questo genere.

Che le immagini esplichino e coadiuvino la comprensione dei più piccoli di fronte ad un testo complesso è prassi comunissima, ciò che rende particolare questo libro è invece lo sforzo di rendere accattivante e divertente la notizia scientifica. Tuttavia l’ironia e il sarcasmo di alcune tavole credo che occhieggino più agli adulti e in particolare alle mamme schifate dagli schifosetti che ai bambini («Ai miei tempi i giovano rispettavano i vermi di terra!»), anche se altre sono proprio per loro (Carolina, la nostra amica di ombrellone, mi ha spiegato con dovizia l’illustrazione con il verme con la testa nella borsa “vedi sta cercando il suo cervello, perché ha detto che non hanno il cervello”).

Neanche questa collana si salva dalla tentazione della sperimentazione con i font, ma tutto sommato è fatto con attenzione e non in modo stereotipato in modo da movimentare la pagina senza imporsi.

Le illustrazioni fumettistiche piatte e animate catturano l’attenzione dei lettori interloquendo direttamente con loro attraverso lo sguardo quasi sempre frontale. Ogni tavola è indipendente, fatta e finita, a parte forse il richiamo tra «Disgustoso sarai tu!» e «Deliziosi? No no! Io sono disgustoso! Dis-gu-sto-so!». Bella la scelta della palette dei colori accesi ma non cangianti, ripetitivi in modo da evidenziare lo snodarsi dell’unica trama, ma non anonimi.

Un libro curioso che non mi ha riconciliato con i vermi (Elise mi ha preceduto con la penultima tavola dove sembra avermi fatto una foto: immobilizzata dal terrore ma sorridente, cinta da un mega verme. Tra i miei peggiori incubi), ma che mi ha fatto sorridere: cosa che non avrei mai immaginato! Saverio e tutta la compagnia della spiaggia hanno gradito, sorriso e riso: abbiamo avuto anche ritratti del verme.

Il verme
Elise Gravel - Viola Cagninelli (traduttrice)

32 pagine
Anno: 2014

Prezzo: 7,90 €
ISBN: 9788867157112

Salani editore
Anobii

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