Torna a rivolgersi ai piccolissimi la coppia Giovanna Zoboli e Philip Giordano con il secondo volume di una quadrilogia che si annuncia davvero unica e imperdibile. La costruzione del testo, gli equilibri tra narrazione e immagine, tra immagine e immagine e tra primo volume e secondo volume sono perfetti: li racconta con esattezza Giovanna Zoboli in questa presentazione davvero esaustiva del volume e che tocca esattamente i punti di fascino che mi fanno apprezzare questo lavoro.

Se nel primo volume (Quando il sole sorge) abbiamo esplorato l’adattamento della vita ai due tempi della giornata, in un gioco armonico e misurato Nel cielo e nel mare racconta ai più piccoli cosa succede sopra di loro, nel cielo, e nel vasto ambiente del mare.

La sequenza di 11+11 immagini mantiene il ritmo sospeso e sfumato del primo volume, tuttavia il parallelismo che mostrava il cambiamento tra la notte e il giorno («la rondine vola», «la rondine si riposa») qui si trasforma in analogia sequenziale: «passa un aereo», «ronza un calabrone». La riflessione sulla similarità di movimento, suggerita e mai sfacciatamente spiattellata da sinonimi testuali e linee illustrative affini ma mai identiche, offre un percorso suggestivo e rispettoso che non vuole forzare l’interpretazione del piccolo lettore, ma - se mai - offrirgli un ulteriore spunto di osservazione. Il mio Hutai, 2 anni ma con molte esperienze linguistiche da acquisire, ha subito identificato con il dito i diversi movimenti suggeriti: il «ronza un sommergibile» è il suo preferito, mentre a mio avviso troppo complessa la tavola de «si alza il vento».

Ho apprezzato moltissimo anche l’inversione narrativa con il posizionamento del soggetto in seconda posizione («Si alza un vulcano», «Fluttua una medusa» e non “un vulcano si alza”, “una medusa fluttua”), perché questa struttura dona alla lettura un andamento altalenante molto confortevole e maggiormente riguardoso dell’ascolto dei più piccoli. Ben pensata anche la generalizzazione che dal primo volume («il fiore… la rondine…») vede un passaggio a «un seme… una tartaruga…», lasciando ai bambini tutte le opzioni del possibile che l’immaginazione permette.

Tanto avevo già detto sulle geometrie e sulla palette di colori di Philip Giordano: la sua capacità di sintesi geometrica mai fredda, rigorosa ma irregolare, sempre descrittiva, inaspettata eppure riconoscibile. C’è un’intrinseca poeticità che lega i colori, i volumi, gli sfondi: le tavole sebbene pensate come quadri di immaginari sono percorsi dall’energia del movimento che traina in avanti, pagina dopo pagina: il corallo che «splende» esce davvero dalla pagina, la balena che «gioca» chiede di essere accarezzata mentre inarca la schiena sotto il palmo della mano e la stella che «cade», beh si può solo stare in silenzio ad ammirarla.

Speculare, ma non scontata, anche la tavola finale del bimbo che in un tuffo gioioso unisce idealmente e fisicamente il cielo e il mare, inserendosi come protagonista principale dell’armonico spazio del mondo.

Un libro (cartonato con angoli smussati) che cullerà dolcemente i più piccoli (dall’anno), ma che per la sa bellezza non potrà non essere amato anche dai più grandi (il mio 2enne lo adora!).

Nel cielo e nel mare
Giovanna Zoboli - Philip Giordano

24 pagine
Anno: 2017

Prezzo: 16,00 €
ISBN: 9788898523658

Topipittori editore

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