Trovo la scrittura di David Walliams molto diversa da quella di Roald Dahl, tuttavia un'indubbia capacità di raccontare il mondo senza aver paura di essere sopra le righe, unita ad una genialità inaspettata talmente esilarante da non lasciare indifferente alcun lettore ha fatto sì che l’autore britannico venisse celebrato globalmente come il suo successore: «Roald Dahl ha finalmente un successore» The Telegraph. I 10 bambini più cattivi del mondo ha travolto casa nostra inaspettatamente, forte forse di un titolo alquanto seducente agli occhi di un 7enne. Giunto sullo scaffale come uno scherzo e comunque un po’ preoccupati dalla lunghezza del testo, il libro ha invece conquistato Saverio e anche me. Le 272 pagine infatti sono suddivise in 10 microstorie straordinarie per imprevedibilità e divertimento e nello stesso tempo sono pervase da una visione positiva e retta della vita, la medesima che caratterizzava il mondo di Dahl. Pur infatti nell’assurdità delle situazioni ideate, rimane una sorta di codice di vita sotteso che non la dà vinta ai prepotenti e che premia, invece, i liberi (pensate ai bambini della Fabbrica di cioccolato). Questo ad esempio fa sì che tra i 10 bambini «più cattivi del mondo» alcuni debbano subire tutte le conseguenze della loro insistita tirannia (Pippi la piagnona ad esempio non la passerà liscia dopo aver vessato per anni il fratello), in altri casi invece sono gli adulti a pagare l’ottusità di uno sguardo preconfezionato (Irma Maiferma conforterà tutti i bambini in moto perpetuo…), l’ostinazione seppur giusta a volte rende ciechi (e Mai Sbai Lai lo capirà troppo tardi), in altri casi ancora le grandi imprese, anche se incomprese, troveranno modo di farsi vedere (Paco Superpidocchio si reinventerà in modo inaspettato). Insomma 10 storie spassose, ma in fondo uniche e interessanti proprio perché mai identiche a loro stesse e mai scontate, dentro un orizzonte rassicurante e vero che è semplicemente quello della ragionevolezza. E anche se i temi spaziano dalle caccole, ai pidocchi, alle puzzette, questo non nega che le storie siano avvincenti e che, tra le risa, regalino ai lettori un pensiero “serio” in più. L’autore riesce con destrezza e, credo, consapevolezza ad evitare il tranello della stereotipia con contrapposizioni scontate (adulti vs bambini) e provocazioni insistite (la sporcizia in camera non è piacevole, punto e basta), ma nello stesso tempo non ha alcuna pretesa di regalare morali, ma solo uno sguardo limpido e ironico sulla realtà (che è fatta anche di puzzette e caccole, anche se non ne si parla mai).

La scrittura è piacevole, ricca di dialoghi, onomatopee e sopra le righe, senza però mai scadere nel disfemico (la parola più forte è forse «vaffancesso» che ha fatto sorridere anche me, lo ammetto) e resa graficamente attraverso un uso vario dei font, delle dimensioni e della disposizione sulla pagina. Le immagini accompagnano costantemente le pagine (non esistono pagine di solo testo) e questo rende la lettura meno difficoltosa, proprio perché spezzata. Le illustrazioni sono quelle di Tony Ross, che ormai fa coppia fissa con l’autore londinese, donando ai suoi libri un tono inconfondibile che ricorda quello di Quentin Blake che, a sua volta, diede vita alle storie di Dahl. La leggerezza e il sorriso che percorre le pagine è contagioso e vi troverete anche a voi a stupirvi per le pensate che l’illustratore riesce ad immaginare (Superpidocchio è il nostro preferito!).

Saverio, che ha finito la seconda elementare, riesce a leggere con impegno, ma non con fatica, interi episodi, anche se non so se riuscirà a concludere l’intero volume. Consigliatissimo anche ai recalcitranti: la lettura deve essere un piacere!

P.S. I ringraziamenti con l'elenco delle peggiori azioni compiute dai collaboratori dell'autore sono un regalo davvero esilarante!

I 10 bambini più cattivi del mondo
David Walliams - Tony Ross - Simone Barillari (traduttore)

272 pagine
Anno: 2017

Prezzo: 18,00 €
ISBN: 9788867222421

L’ippocampo editore

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