Continuiamo con le esplorazioni che partono da casa e che rimangono in casa, un’occasione unica che questa situazione di ritiro forzato offre! L’ascensore di Daniele Bergesio e Olha Muzychenko è un libro curioso, dalla forma strana che racconta proprio della noia di Iris e delle scoperte che farà a casa sua.

In un formato verticale, che si sfoglia dal basso all’alto, seguiamo questa bimba, tremendamente tediata dalla noia estiva, un piano dopo l’altro alla scoperta del palazzo, abitato dalla sua famiglia. L’altissimo palazzo che si dispiega nella doppia pagina verticale, conta addirittura 7 piani e i tagli delle pagine dispiegano, di volta in volta, ciò che custodisce ogni piano, man mano che Iris li raggiunge. 

Al primo piano la mamma è nel soggiorno: «“Ti annoi? Potresti darmi una mano a pulire!” disse consegnandole uno strofinaccio […] Eppure, tra chiacchiere e risate, la stanza tornò a brillare: Iris si era proprio divertita! Senza sapere bene perché, mise in tasca la pezza di tessuto, riprese l’ascensore e salì al piano successivo».

Alzando la pagina, la mamma torna a nascondersi dietro le pareti solide e le finestre ombreggiate dai fiori lussureggianti e dalle persiane verde intenso, ma eccoci arrivati al secondo piano: c’è lo zio nel suo studio.

Piano dopo piano, Iris scopre o riscopre piccoli dettagli delle stanze e di chi le abita, ad ognuno dà una mano, per ogni luogo ha un ricordo o una nuova emozione: c’è la stanza della nonna che è rimasta accogliente e piena di musica che ancora sembra aleggiare sul plaid a patchwork, c’è il nonno che racconta storie emozionanti e il bagno fuori dal quale si fa sempre la fila.

Su su fino alla stanza di Iris che rappresenta quasi la meta del viaggio: ogni tappa e ogni incontro hanno regalato alla bambina un oggetto che nel combinarsi con gli altri, su nel calore ritirato della soffitta, rivelano un regalo finale capace di proiettare la bambina vicino e lontanissimo da casa. 

Il movimento del libro è semplice, ma il comporsi sempre uguale e diverso delle pagine implica una buona capacità di concentrazione (che per i bambini dai 4 anni dovrà essere guidata dal genitore), la facciata infatti è costantemente animata sia nel mutare delle ore del giorno, sia nel movimento di nuvole, uccelli, persone (la mamma ritira il bucato, il papà aiuta la mamma a recuperare un maglietta caduta, il cugino sta ristrutturando una stanza…), e lo spaccato interno del piano in cui si trova Iris a volte si perde nel movimento illustrativo. L’uso etereo dei colori, la spiccata sensibilità nel riprodurre la luce, l’abbondanza di ombre e il tratto lievissimo dell’illustratrice ucraina creano un’atmosfera unica, magica, circondata dai fumi colorati quasi carminio della luce estiva. 

La casa diventa quindi un contenitore di scoperte e di avventure, così come chi vi abita: anche il senso di caos che, a volte, investe il lettore, trasmette quella vitalità tipica dei luoghi vissuti.

Avete mai provato ad esplorare a fondo casa vostra? Conoscete i cassetti di ogni stanza? E i tesori perduti dietro il mobiletto della sala? 

Un libro curioso che ci aiuta a non guardare con scontatezza ciò che le quattro mura di casa custodiscono.

Dai 4 anni.

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L'ascensore Daniele Bergesio - Olha Muzychenko 28 pagine Anno 2019 Prezzo 18,00€ ISBN 9788899931377 Editore VerbaVolant
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14 Ottobre 2020
"L'ascensore": lettura e laboratorio per bimbi con Daniele Bergesio | Libreria Essai

[…] Parità“), “Il Mago Borbotti” (2018), “La Balena Loredana” e “L’ascensore” (2019). Quest’ultimo è candidato al premio Luigi Malerba! Daniele ci sa fare con i […]

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