In una giornata primaverile di quelle che illuminano Milano, già meravigliosa di suo, rendendola splendente ci siamo trovate insieme da Marina, allo spazio Corraini 121+, per parlare di alberi: quale situazione migliore?

Il gruppo si è ampliato accogliendo C., Anna e anche Michela che, entrata curiosa in libreria, alla fine non ha che potuto unirsi a noi.

Bene, dicevamo, parlavamo di alberi ed io che ho voluto fortemente questo tema, con tutte le mie forze, forse proprio in questa occasione mi sono scoperta pigra, pigra perché mentre preparavo l’incontro mi sono resa conto che il desiderio di scoprire libri a tema alberi non nasceva con l’intento di sviscerare il tema, scoprirne risvolti inaspettati, con la sfida di comprenderne il profilo narrativo e l’iconografia quanto piuttosto con il fine di fermarmi a guardarli. Volevo scoprire libri con gli alberi perché mi piace guardare gli alberi, sono per me fonte di pace e di godimento estetico. Per cui, a fronte delle domande e dei discorsi con cui ho tediato il nostro affiatato gruppetto le puntate precedenti, mi sono presentata con una miniconsiderazione che suonava più o meno così: «Gli alberi sono spesso rappresentati come genitori… va beh comunque io amo guardare i libri sugli alberi, ma non ne ho ancora trovati di pienamente soddisfacenti, ne ho solo uno preferito, quindi parliamone». Con me avevo Boscodirovo, Bandiera, Nei guai, Raccontare gli alberi di Pia Valentinis e Mauro Evangelista, Chissadove di Cristiana Valentini e Philip Giordano e l’unico vero amore arboreo Little tree Petit arbre di Katsumi Komagata.

Grazie al cielo questa sorta di ebbrezza stordente non aveva colpito le altre partecipanti che armate di volumini, volumoni e volumetti (e anche carte da gioco) hanno saputo mettere al fuoco argomenti ben più sostanziosi. Chiara ci ha fatto riflettere sugli alberi e i boschi come sfondo, come aveva già fatto ci ha stupito aiutandoci a guardare particolari che nella preoccupazione di “seguire la storia” erano sfuggiti ai più: avete notato la varietà di piante ne Il palloncino rosso di Kazuaki Yamada? E l’opprimente selva de La bambina e il lupo? E il bosco antico ne L’orso che non c’era? L’albero quindi come proscenio teatrale.

Virginia ha parlato dell’albero come metafora dell’uomo, come generazione e autogenerazione, come stagioni climatiche e stagioni della vita… ma anche come casa-accoglienza e casa sull’albero. Per argomentare le sue scoperte aveva con sé Oltre l’albero… di Mandana Sadat, La casa sull’albero di Marije Tolman e Ronald Tolman, Disegnare un albero di Bruno Munari e Saremo alberi di Mauro Evangelista.

Lorella ha ripreso il filo della rigenerazione ecologica e di quella interiore con Nella foresta del bradipo di Anouck Boisrobert, Louis Rigaud, Sophie Strady e Jane, la volpe e io di Isabelle Arsenault e Fanny Britt. Ci ha poi spiazzato tutti con una riflessione sulle forme delle foglie con un albo di colori e geometrie: L'erbario di Emilie Vast Alberi e latifoglie d'Europa.

C. ha iniziato con due albi di foglie e rinnovamento: Concerto per alberi di Laetitia Devernay, nella spettacolare versione a soffietto e Un giardino sotto terra di Jo Seonkyeong. Con Il bosco delle meraviglie di Hoda Haddadi e Ragusa e Family book di Todd Parr l’albero è diventato accogliente.

E poi abbiamo rimirato il canterino Per fare un tavolo di Gianni Rodari e Silvia Bonanni e il magnetico e contenitivo bosco de La furia di Banshee di Jean Francois Chabas e David Sala.

Anna si era intrecciata ai mille discorsi già aperti, documentando anche fotograficamente tutto il percorso (!) e poi ha tirato le fila raccontandoci di botanica, lumache, corde introvabili, Mauro Evangelista, Chiara Carrer e Arianna Papini, attraverso un albero che - udite udite - vorrebbe volare (L’albero e la bambina), poi con un colpo di scena dell’ultimo minuto ha mostrato anche un mazzo di carte a tema.

Avremmo potuto farci due mani a briscola, ma l’ora era tarda, i dolci ci aspettavano… anche questo incontro è volato!

Con oggi vi auguro una Buona Pasqua ci si legge martedì!

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Commenti
8 Luglio 2016
Lia viaggio – Scaffale basso Scaffale basso

[…] d’onda. Chiara ha portato Oliver Jeffers e il suo Chi trova un pinguino, A caccia dell’orso e la seconda puntata de La casa sull’albero, L’isola. Ci siamo ricordate di come l’amicizia sia un viaggio e di come implichi investire del […]

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