Un so dire perché: un giorno mi accorsi che quello che sarebbe diventato mio marito era entrato profondamente a far parte di me. Quasi non me ne accorsi, ma riguardando indietro ogni passo fatto portava, inconsapevolmente, verso di lui. A riguardare indietro saprei documentare il “come” tutto questo è accaduto, ma se doveste chiedermi il perché non saprei rispondervi diversamente da: ne avevo bisogno per essere me stessa.

Con lo stesso stupore e la medesima attenzione al dettaglio (e alle virgole!) Davide Calì ci parla dell’amore (anche) grazie alle gentili illustrazioni di Monica Barengo in Un giorno, senza un perché.

«Un mattino, di punto in bianco, senza un perché, al signor I. spuntarono le ali».

Anch’io ricordo perfettamente il giorno in cui incontrai mio marito, fu un momento, casuale, un momento di cui non percepii minimamente la portata, ma accadde. È come avere un pezzo di puzzle tra le mani: se non hai un’idea esatta del disegno finale, non puoi percepire che ruolo avrà, allora lo custodisci. La vita intanto va avanti, come ci suggerisce il signor I. mentre sorseggia lentamente il suo caffè insieme al suo bassotto.

Quelle due ali trasparenti, vitree e quasi invisibili si possono quasi ignorare, insomma, il dottore «non gli diede nulla da prendere. Nemmeno uno sciroppo». Quando le notano, i vicini sono generosi di consigli non richiesti. Eppure «L’uomo saggio disse che tutte le cose hanno un perché. Quindi anche le ali avevano un perché».

Le ali entrano a far parte del signor I. parte del suo essere e della sua vita e senza quasi che lui se ne accorga gli regalano ogni giorno qualcosa in più: «se un raggio di sole le attraversava brillavano dei colori dell’arcobaleno. Il signor I. non ci aveva fatto caso».

«Poi il signor I. incontrò la ragazza»… «Ecco perché».

Davide Calì scrive una poesia in prosa sull’amore. Le parole distillate si lasciano “dire” dalle linee sottili, dai colori tenui e dai pieni segnati del tratto di Monica Barengo. Non servono tante parole a spiegare l’amore, non ce n’è bisogno o forse non si conoscono, eppure l’idea che tutto succeda per una ragione buona domina le tavole. L’abbandono sereno e l’attesa (più o meno consapevole) di un bene che verrà infondono ai disegni e alle parole una serenità magnifica: che intensità quegli occhi chiusi del signor I. mentre pedala! La bellezza di questo albo sta anche nella scelta di non rendere astratta una storia che è profondamente reale e vissuta: l’illustratrice ce la racconta grazie ad una scelta stilistica “storica” (diremmo di gusto vintage) attraverso carte da parati e un bassotto dalla grande personalità, attraverso tovaglie a quadri e telefoni d'altri tempi, macchine da scrivere e cravatte a rombi. Gli sguardi del protagonista giocano con il lettore dirigendone lo sguardo o chiamandolo in causa: spettatore inaspettato e contemporaneamente voluto.

Questa espansione che tende ad abbracciare il lettore è evidente nei tagli netti delle figure che si espandono costantemente oltre la tavola: la storia che stai leggendo è una vita, vera che tu hai già vissuto o vivi.

Un albo davvero intenso nel suo garbo, un albo che parla di amore agli adulti, ma capace di offrire ai più piccoli uno sguardo speranzoso sulla vita.

Grazie!

Un giorno, senza un perché
Davide Calì - Monica Barengo 

32 pagine
Anno: 2014

Prezzo: 14,00 €
ISBN: 9788867450305

Kite editore

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