La scuola primaria di mio figlio mi ha chiesto una mano a riorganizzare la biblioteca della scuola. Hanno un po' di soldi da investire e vogliono comprare dei libri, da dove parto?

1) Come e chi coinvolgere nel progetto?

Se nel caso della biblioteca scolastica della scuola materna le parole d’ordine erano due:

  • - Abbiate discrezione e pazienza.
  • - Fate parlare i libri al posto vostro.

Nel caso della scuola primaria aggiungete una consapevolezza:

  • - le insegnanti hanno una serie di responsabilità e difficoltà nel loro lavoro, che spesso fanno dimenticare che l’obiettivo di far leggere non è legato alla meccanicità del decifrare dei simboli. Insegnare a leggere ai propri ragazzi significa dare loro una chiave per leggere il mondo, la vita e se stessi. Questo spesso genera sensi di inadeguatezza che si tramuteranno a volte in diffidenza nei vostri confronti: fate loro comprendere che siete dalla loro parte e siete consapevoli del peso della loro responsabilità.

 

Nicoletta Costa, Vado a scuola, El

Nicoletta Costa, Vado a scuola, El

Coinvolgete il dirigente scolastico. Lasciate parlare i libri: portate qualche bell'albo illustrato e mostrate le potenzialità che hanno i libri con le immagini. Nella stragrande maggioranza dei casi nessuno conosce gli albi illustrati meglio di voi. Non scandalizzatevi, ma armatevi di bei libri e portateli al dirigente scolastico, fateglieli leggere, parlate della vostra passione e mettetela al servizio della scuola.

Coinvolgete le insegnanti. Mostrate anche a loro i libri, rendetevi disponibili a supportarle, ma non travalicate mai il loro ruolo. Fate loro presente che:

  • - appassionare i ragazzi alla lettura significa lavorare con loro su lessico, sintassi e grammatica con leggerezza perché, spinti dall’interesse, i ragazzi apprenderanno quasi senza accorgersene.
  • - esiste un filone assai fiorente nell’editoria per l’infanzia (non-fiction), dedicata a libri scientifici, storici e didattici, che possono essere un validissimo aiuto alla didattica.

Peixe Dias, Texeira do Rosario, Là Fuori, Mondadori

Peixe Dias, Texeira do Rosario, Là Fuori, Mondadori

Coinvolgete i genitori, ma fatelo nei modi e nei tempi che il dirigente scolastico vi darà: alla scuola primaria è un po' più complesso muoversi autonomamente.

Coinvolgere i ragazzi è fondamentale. Chiedete di poter leggere loro e leggetegli libri illustrati: vi assicuro che li conquisterete. Fatevi aiutare nello stilare le liste bibliografiche, chiedendo loro consigli sulle loro letture che hanno fatto e che li hanno appassionati.

Se le maestre sono disponibili e interessate, sappiate che per loro ci sono numerosi strumenti offerti da enti e case editrici (giochi sui libri, possibilità di incontri con gli autori), e non mancano inoltre concorsi di scrittura creativa indetti periodicamente e premiati con libri per la scuola ( seguite Libriamociascuola).

2) Come scegliere i libri?

Due principi da tenere a mente:

Sergio Ruzzier, Stupido libro! Topipittori

Sergio Ruzzier, Stupido libro! Topipittori

  1. La scelta dei libri è cruciale e rispecchierà un’idea di lettura molto precisa, perché se nella materna il problema della finalità della lettura esisteva solo in parte, alla scuola primaria dovrete lottare con l’imperativo serpeggiante: i libri sono fatti per far leggere i bambini! E con questo si intende far esercitare i bambini nella decodifica dei segni. Alla primaria la passione, il divertimento, il coinvolgimento del lettore passano rispetto all'imparare a leggere. Voi dovrete lottare in favore di libri belli e adatti all’età.
  2. Nell’arco di 5 anni le esigenze sono profondamente differenti e anche i lettori cambiano in modo radicale. Basti pensare che in prima non sanno ancora leggere e in quinta, probabilmente, hanno gusti personali molto spiccati e definiti. Calibrate un numero maggiore di testi per i primi anni, calando progressivamente: i ragazzi di quinta hanno spesso i loro libri e sanno dove trovarli.
  • Libri esistenti.

Non è raro trovare le prime classi piene di libri rivolti evidentemente a bambini molto piccoli: libri tattili, immaginari con poche parole, protostorie… I testi sono brevi e quindi si pensa che un bambino che incomincia a leggere riesca a cimentarsi meglio con libri di questo tipo. È anche assai frequente trovare in classe fascicoli da colorare con brevi testi e libretti omaggio (per lo più di fiabe) di case editrici scolastiche.

R. Young - M. Ottley, Un nuovo orizzonte, Terredimezzo

R. Young - M. Ottley, Un nuovo orizzonte, Terredimezzo

Siate rigorosi: un bambino che approccia la lettura individuale e si ritrova storie banali, illustrazioni brutte e libri non adatti alla propria età penserà che leggere, nel migliore dei casi, non ha alcun fascino.

Il mio suggerimento: se trovate libri come quelli descritti sopra in buono stato, con il benestare del dirigente scolastico, regalateli ad una scuola materna.

  • Libri nuovi.

Per le prime classi scegliete a piene mani tra le proposte illustrate: gli albi illustrati sanno affascinare con storie complesse e interessanti e la complessità linguistica è ammortizzata dalla presenza delle figure. Non escludete di inserire albi illustrati anche nelle classi maggiori: esistono albi di una certa complessità che vanno proposti a ragazzi sopra gli 8 anni.

William Grill, L'incredibile viaggio di Shackleton, Isbn

William Grill, L'incredibile viaggio di Shackleton, Isbn

Necessariamente dalla classe seconda i libri di narrativa devono essere presenti in modo significativo. Concordate con le insegnanti le tipologie narrative ricorrenti e documentatevi sulle proposte delle diverse case editrici, cercando però di opporvi all’acquisto di versioni semplificate e riassunte dei grandi capolavori. Per le classi quarte e quinte proponente ai ragazzi di stilare una lista dei libri che amano di più e usatela come punto di partenza.

D. Walliman - B. Newman, L'avventura atomica del professor Astro Gatto, Bao

D. Dominic - B. Newman, L'avventura atomica del professor Astro Gatto, Bao

Lavorate con le insegnanti cercando di identificare i temi ricorrenti nel corso del quinquennio e prevedete di destinare una quota del budget ai libri non-fiction che possano essere strumenti utili per le maestre.

Non dimenticatevi infine che ci sono ragazzi che possono avere problemi di apprendimento: esistono case editrici che si occupano specificamente di loro (Uovonero, Biancoenero). Non sottovalutate anche le potenzialità dei silent book nell’aiutare i bambini con difficoltà linguistiche.

Bibliografie interessanti:

Libriamoci a scuola

Scelte di classe

I libri vitamina di Scaffale Basso

3) Dove comprare i libri, nel modo più conveniente possibile?

Qui vale quanto detto per la scuola materna, ma attenzione alle iniziative, che per la scuola primaria sono molte di più. Innanzitutto accantonate l’idea che qualcuno DEBBA regalarvi qualcosa. Spesso quando ci si incammina per un progetto considerato “culturalmente encomiabile” come allestire una biblioteca scolastica si pensa che si DEBBA poter avere qualcosa gratis. Sappiamo tutti in che stato versano le scuole, e proprio per questo anche il progetto più lodevole deve trovare il modo per stare in piedi da solo. La scelta iniziale è un bivio: comprare online o comprare in un luogo fisico?

Oliver Jeffers, L'incredibile bambino mangialibri, Zoolibri

Oliver Jeffers, L'incredibile bambino mangialibri, Zoolibri

Comprare online.

I vantaggi del comprare online sono riassumibili in sconti maggiori: piattaforme come Amazon, Mondadori, IBS, Feltrinelli ecc. possono applicare sconti costanti e alcuni libri possono essere pescati dai remainder a cifre irrisorie.

Svantaggi: comprare online impedisce che si instauri un rapporto di fiducia con qualcuno radicato nel territorio e che poi potrà supportarvi in tutta una serie di iniziative.

Comprare in un luogo fisico.

Scegliere di rivolgersi ad un libraio significa radicarsi nel territorio e coinvolgersi con una persona che potrà supportarvi e aiutarvi nel coinvolgimento della scuola e degli acquirenti: banchetti libri durante l’anno, letture pubbliche, proposta di un regalo alla scuola ad altri clienti in negozio…

Svantaggi: gli sconti che i librai possono applicarvi sono inferiori a quelli proposti online, ma le campagne di grandi sconti che indicono le grandi case editrici coinvolgono spesso anche loro.

Tra i luoghi fisici si possono considerare anche le case editrici. Contattare direttamente le case editrici, parlando del progetto, può aiutarvi nel reperire alcuni volumi a sconti interessanti.

Iniziative da tenere d’occhio e sfruttare:

  • - Tutte le case editrici durante l’anno svolgono campagne particolarmente convenienti per comprare i propri libri. Monitorate (o fatevi aiutare a monitorare) le iniziative mese per mese. Inoltre sui loro siti sono presenti offerte speciali per gli acquisti delle scuole e l’adozione di testi: controllate le sezioni “scuola”.
  • - La casa editrice Topipittori, nella zona di Milano, ha lanciato un’iniziativa che ha destato molto successo: "Pippo non lo sa". È possibile contattare direttamente i diretti interessati per coinvolgersi con loro o riproporre una iniziativa simile. Qui tutti i dettagli.
  • - A fine ottobre l’Associazione Italiana Editori promuove la campagna #ioleggoperché: ci si gemella con una libreria e per ogni libro donato alla scuola gli editori si impegnano e regalarne un’altra copia alla scuola.

4) Come e dove recuperare i soldi necessari?

Allestite un banchetto libri durante le feste di Natale, carnevale, fine anno: se siete coinvolti con una libreria di fiducia, potrete avere i libri in conto vendita da esporre e vendere. Concordate con la libraia di ricevere una percentuale del venduto in libri per la scuola.

Collet - Le Huche, E tu dove leggi?, Clichy

Collet - Le Huche, E tu dove leggi?, Clichy

Coinvolgete gli enti che collaborano con la vostra scuola: se sono previsti investimenti o regali alla scuola, proponete loro di convertire il presente in un bel bancale di libri.

In occasione delle vacanze estive le maestre propongono delle letture obbligatorie: contattate le case editrici e concordate con loro uno sconto convertibile in volumi da regalare alla scuola.

A questo punto siete pronti, manca solo un grande in bocca al lupo!

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