Lontani dalla preoccupazione di costruzione di una collana dedicata alle donne ribelli, i volumi “isolati” che raccontano le storie e le vite di donne straordinarie sono nettamente più interessanti. Hanno il vantaggio di non subire il ricatto - ormai molto in voga - dell’esplicitazione dei tratti contestatori e del primato del farcela senza nessuno accanto, sono libri, questi, liberi di raccontare quello che vogliono.

Non fa eccezione Lina questo volume di Ángela León, dedicato all’architetta Achillina Bo, conosciuta come Lina Bo Bardi. Un libro originale e intrigante capace di raccontare con piglio la vita di una donna nata a Roma nel 1914, agli albori dello scatenarsi della Prima guerra mondiale, una donna con molte passioni e il desiderio di realizzarle, al di là del travagliato periodo storico.

Ángela León, illustratrice (e in questo caso anche autrice) spagnola ma brasiliana d’adozione, aggiunge ai suoi disegni una storia approfondita e ben scritta, ma si percepisce chiaramente come siano le immagini a tenere salde le redini della narrazione. Da subito è chiaro che la vita di Lina diventa significativa (anche) per il tempo e gli eventi in cui si trova a germogliare. Una vita plasmata inevitabilmente da quel che succede e davanti a cui Lina seppe rimanere fedele ai suoi desideri.

«Il mondo nel 1914: vanno di moda i cappelli e anche le corse di cavalli e fare picnic. Le donne vogliono più diritti. Molta gente lavora in fabbrica. Comincia la Grande Guerra (e finisce quattro anni dopo). Lina cresce a Roma, circondata dall’arte, da cose belle e antiche. Non le piace essere piccola. Vuole diventare grande per avere avventure da raccontare». 

Le immagini non sono pedissequamente narranti, spesso invece scelgono di mostrarci ciò che vede e guarda Lina, chiedono una immedesimazione al lettore quasi a chiedergli: non avresti fatto lo stesso anche tu, vedendo queste cose? Lina guarda la sua Roma trasformata dal fascismo, ma soprattutto si accorge che il cambiamento del paesaggio urbano coincide con un cambiamento della vita delle persone.

«Lina vuole diventare architetta. Per lei l’architettura non può esistere senza le persone».

A questa intuizione Lina decide di dedicare la vita. L’incontro con Gio Ponti le insegna che oltre ad essere utile, l’architettura come il design non può prescindere dalla conoscenza della storia e dalle tecniche. Gli eventi storici (i bunker, i bombardamenti, i totalitarismi…) incalzano, ma gli incontri e l’amicizia con molti architetti e artisti (maschi) arricchiscono Lina (Pietro Bardi, Le Corbusier, Peppino Terragni).  Nel 1946 dopo il matrimonio con Pietro, Lina approda a Rio Janeiro e rinasce, secondo le sue stesse parole. Inizia a progettare e a costruire secondo quel sentire che è stato suo e che è diventato suo grazie ad altri incontri (Assis de Chateaubriand, Burle Marx, Saul Steinberg). Costruire musei, centri sociali, contenitori d’arte e meraviglie, sembra essere l’accento che le permette di esprimersi: «l’arte è ovunque. È nei palazzi antichi, ma anche in un barattolo trasformato in brocca. È l’arte della vita quotidiana. Per questo Lina crea il Museo di Arte Popolare: un museo della vita». 

Il tono con cui tutta la storia di Lina è raccontata fino alla sua vecchiaia è trepidante ed entusiasta, come immaginiamo dovesse essere lei. Non c’è spazio per lamentale o recriminazioni, eppure il tempo che visse non fu fra i più facili per gli artisti. L’impressione che anche le persone digiune di architettura guadagnano dalla lettura di questa storia è quella di una persona che amava lo spazio vivo, un’architettura fatta dalle persone e per le persone e certamente, chiuso il libro, andrà a cercare i suoi lavori (cercate la Casa de vidro di San Paolo o Casa Cirell).

Ángela León ha un tratto coinvolgente, adulto, pieno di colore che circonda i lettori e li invita ad entrare nella pagina, senza essere invadente. Le immagini sono impressive più che descrittive, ma esatte nel cogliere l’emozione che anche gli spazi e gli oggetti comunicano.

La scelta di cambiamenti nel lettering (disegnato a mano, font diverse, in corpo maggiore, grassetto…) movimenta la pagina in moderno.

Una storia semplicemente interessante, dai 7 anni.

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Lina Ángela León 64 pagine Anno 2019 Prezzo 18,00€ ISBN 9788833700304 Editore Topipittori
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