Se avete voglia di ridere o se amate i fumetti questo libro è per voi. Non so come, ma questo libro ci era sfuggito qualche anno fa, o meglio forse ci era sfuggito perché all’epoca il mio pargoletto aveva 2 anni e non era del tutto in grado di cogliere l’ironia, ma oggi lo è eccome, anzi i libri per ridere lo divertono sempre di più. Ultimamente accanto all’evergreen e sempre-amato-riletto-a-nastro Nei guai e l’intramontabile Ciù abbiamo un nuovo tomo che rallegra il nostro scaffale: Ti mangio! di John Fardell. Il mondo anglofono, seppur si ironizzi spesso sul suo humour, sembra invece regalare testi leggeri ma incisivi che fanno ridere di gusto con situazioni non per forza paradossali o volgari.

In questo caso ci troviamo di fronte ad un vero e proprio fumetto adattato ad un pubblico di piccoli e giovani lettori: Leo e Sara, allegri e spensierati, se ne vanno nel bosco quando…

La forza della penna dell’autore e fumettista inglese sta nel creare suspense non solo tramite le immagini ma anche attraverso un testo ripetitivo che gioca con le pagine, lasciando i lettori in sospeso in attesa del giro di pagina. Comunque, tutto stava andando nel verso giusto quando un Inghiottone dei boschi si ingolla in un sol boccone il povero Leo «SLURP». Sara parte all’inseguimento e sta per raggiungerlo «quando, sfortunatamente…» uno Gnammete alato «GNAM», poi è il turno di un Acchiappone marino «ACCHIAPP», dello Slurpante spinato e infine dello Zompone dai denti a sciabola.

Il testo si snoda allegramente tra ripetizioni, dichiarazioni sospese e divertenti versi onomatopeici che lasciano il campo alle voci degli ascoltatori: una storia serrata che magnetizza il pubblico, coinvolgendolo. Spassosissimi i nomi, per i quali tanto di cappello al traduttore Carmine Cartolano: evocativi, giocosi e che “funzionano”.

Le immagini sono organizzate secondo un impianto fumettistico, spesso in sequenza e separate da margini bianchi, e nelle tavole finali appare anche qualche baloon. Le figure sono animate e i gesti sono amplificati e caricati grazie a linee di movimento, allo spazio e alle onomatopee. Il testo si lega all’illustrazione attraverso un legame descrittivo che lascia però spazio all’ironia: i sistemi di locomozione che di volta in volta Sara progetta sono esilaranti.

Raggiunto lo Zompone dai denti a sciabola, il percorso, che fino ad allora era stato crescente ma orizzontale, diventa concentrico perché Sara si introduce di bocca in bocca fino allo stomaco dell’Inghiottone dove placido Leo si sta leggendo un bel fumetto. A questo punto la chiave di volta è rappresentata da una ranocchietta che aiuta i fratellini a svolgere l’attorcigliato percorso di uscita: i salti allegri della Rana singhiozzina infatti determinano una serie di singhiozzi e rutti a catena «HIC! HIC! BURRRRRP!». Vi lascio immaginare lo spasso di Saverio. Sembrerebbe tutto finito, ma ora i mostri orrendi hanno fame e adocchiano subito Sara e toccherà a Leo salvare la sorella, con meno ingegno, ma molta presenza di spirito e carattere. Nella tavola finale i due fratelli su un improbabile mezzo di trasporto ripercorrono l’intero percorso a ritroso, dandoci uno sguardo d’insieme un po’ più ridimensionato delle dimensioni dell’epopea.

Un testo semplice, senza particolari pretese, ma ben fatto, curato, teso. Un testo che non vuol dire per forza qualcosa, ma che in fondo racconta con leggerezza del coraggio – non a caso nel 2012 è stato premiato da Nati per leggere «per la scintillante inventiva che dimostra come chi ha coraggio sa tenere gli occhi ben aperti sulla realtà senza chiudere quelli della fantasia». Una storia ideale da leggere ad alta voce. Un libro divertente, divertente da recitare in coro e con cui ridere, ridere, ridere.

Ti mangio!
John Fardell-Carmine Cartolano 
(traduttore)

32 pagine
Anno: 2012

Prezzo: 13,50 €
ISBN: 9788880336297

Il castoro editore
Anobii

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Commenti
8 Luglio 2016
Ragazze intraprendenti e ispiratrici – Scaffale Basso Scaffale basso

[…] invece ha giocato la carta del noto con Ti mangio!, un indiscutibile successo e un riscatto per tutte le sorelle maggiori, poi ha riletto con noi […]

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